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Memorie in Rete è un progetto culturale nato per valorizzare l’identità e la storia di BCC Milano e del suo territorio. Nel sito sono catalogati i fondi bibliografico, fotografico, artistico e documentale della Banca.
Il sito è disponibile ad accogliere contributi di altre realtà, pubbliche e private, che desiderino condividere i propri fondi: tracce che si uniranno per costruire una memoria collettiva.
Titolo 
Senza titolo
Autore 
Data 
Misure(AxB) 
Misure con Cornice(AxB) 
55 x 68 cm
Collocazione 
Bergamo
Note 
Hsiao Chin è un artista di origini cantonesi, nato a Shangai il 30 gennaio del 1935. Suo padre, che morì nel 1940 in cercare, accusato di atteggiamenti sovversivi, era un compositore e musicologo, fondatore del conservatorio di Shangai, ma anche segretario di Sun Yat Sen al tempo della presidenza.
Nel 1945 Hsiao e la sorella Hsiao Hue-zhen, vengono separati dalla madre gravemente malata. La zia materna prende inizialmente entrambi i bambini, ma poco dopo due zie paterne li dividono. La sorella resta in Cina, mentre Hsiao parte con lo zio per Taiwan nel 1949. Nel 1951 si iscrive alla facoltà di Belle Arti della Scuola Superiore Provinciale di Taipei. Nel 1952 diventa allievo di Li Chun Shan (1912-1984). Li Chiu – Shan spinge Hsiao verso la pittura dei fauves. Nel 1951 a Taiwan è introdotta la legge marziale (rimarrà in vigore fino al 1986); le arti con le loro sperimentazioni avanguardiste sono considerate pericolose soprattutto quelle collegate ai vari movimenti contemporanei dell'arte sovietica quale il costruttivismo, e quindi bandite. Il regime totalitario invita gli artisti a frequentare solo la pittura figurativa; persino alcuni colori sono considerati sovversivi: il rosso (comunismo), il nero (morte), il grigio (depressione). Hsiao decide di andare contro le regole e costituisce il 31 dicembre 1955 assieme ai suoi colleghi il primo gruppo astratto in Cina, il Ton Fan. Intanto ottiene dal governo franchista una borsa di studio per approfondire i suoi studi e nel 1956 si trasferisce a Barcellona. Si mantiene scrivendo articoli sull'arte spagnola e li manda a Taiwan diventando la voce delle avanguardie europee. Qui si lega all'Associazione Reale d'Arte e al Cercle Maillol presso l'istituto francese di Barcellona e diventa amico e collaboratore di Tàpies, Cuixart, Saura, che lo introducono fino a farlo invitare per tre anni di seguito ad esporre all'esclusivo Salon de Mayo. La prima personale e al Museo Municipal de Maturò che avrà ben presto numerose repliche, ma il suo principale interesse è mantenere contatti e scambi culturali tra l'Europa e Taiwan. Nel 1959 espone a Firenze alla galleria Numero, in seguito si trasferisce a Milano dove incontra gli spazialisti, il gruppo Azimuth e artisti molto diversi da lui quali Lucio Fontana, Roberto Crippa, Piero Manzoni, Enrico Castellani, e si lega in amicizia con Gabriele Mazzotta e Giorgio Marconi, suo futuro collezionista e grande estimatore. Alla XXX Biennale di Venezia conosce Franz Kline e Gordon Washburn, direttore dell'International Exhibition di Pittsburg, che lo porterà negli Stati Uniti nel 1967. Nell'agosto del 1961 fonda con Antonio Calderara il Movimento Internazionale Punto (1961-1966) che si propone di trasmettere pittoricamente il trascendere della vita terrena verso quella spirituale. Nel 1962 si sposa con Pia Pizzo e dopo una serie di esposizioni europee si trasferisce con la moglie a New York, dove nasce anche la figlia Samantha. Dopo numerose mostre e una profonda conoscenza con Mark Rothko e Willem de Kooning si separa dalla moglie e torna a Milano dove insegna Teoria Visiva all'Istituto Europeo del design. Indole insofferente, decide comunque molto presto di partire per il Sud America e studiare quell'arte che tanto lo affascina. Dopo il 1975 lo troviamo di nuovo a Milano mentre organizza una serie di sue mostre personali presso lo studio Marconi, a Palazzo de' Diamanti di Ferrara, al Museo Civico di Modena. Nel 1977 fonda a Milano il gruppo Surya (1977-1979), in sanscrito sole, che ricerca nella linea e nel colore la possibilità dell'arte di descrivere il momento della creazione rivolgendo il massimo riconoscimento al Creatore, composto da nove artisti sei nazionalità: Rosso, Biffi, Gentili, Albuzzi, Azuma, Geiger, Robusti, Tillson e Tornqvist. Nel 1980 torna per la prima volta in Cina dopo trent'anni di assenza forzata per una serie di eventi dedicati al padre che finalmente viene riscattato dal potere politico assolutista che lo aveva condannato come sovversivo pochi anni prima della sua morte. Tornato in Italia tiene corsi all'Accademia di Belle Arti di Urbino, di Brera e di Torino continuando incessantemente un percorso espositivo internazionale. Nel 1989 fonda a Copenaghen il Movimento Shakti, in sanscrito energia, che intende incanalare nella creazione l'energia racchiusa nell'universo e nella natura. Vi aderiscono 28 artisti di nazionalità diverse che tengono periodiche esposizioni collettive. Dopo la morte della sua unica figlia si risposa nel 1996 con la soprano austriaca Monica Unterberger. Negli ultimi anni ha continuato a lavorare incessantemente sempre fedele al suo intento di arte come comunicazione e riscoperta di energie preesistenti, trasmettendo i suoi messaggi in una continua serie di splendide esposizioni come la recentissima mostra antologica tenutasi nell'inverno del 2009 a Milano e la grande mostra del 2001 all'Académie Royale des Beaux-Arts e al Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain di Liegi. Supportato da video interviste, il maestro Hsiao Chin ha potuto non solo mostrare la sua coltissima evoluzione tecnica, ma anche spiegare e diffondere l'ideologia che è sempre rimasta inalterata nella sua ampia visione di un'arte che trae le sue origini nella forza interiore del suo stesso creatore. L’artista è morto il 30 giugno 2023.
Tecnica 
litografia a colori (8/22)
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